Benchy, la barchetta in 3D più famosa al mondo

A chiunque abbia una minima familiarità con il mondo della stampa 3D sarà capitato almeno una volta di vedere la stampa di una piccola barca. Questa barchetta, infatti, è ormai un vero e proprio simbolo della stampa 3D, noto ad amatori e professionisti.

Il suo nome, Benchy, è legato al suo utilizzo: la barchetta è infatti il “benchmark” – ovvero l’oggetto di riferimento – più utilizzato per comparare le prestazioni e i risultati dei processi e dei macchinari di stampa 3D.

Da quando nel 2015 il file stl di Benchy è stato reso disponibile al pubblico dai suoi creatori la barchetta è stata stampata migliaia e migliaia di volte. I suoi creatori parlano di oltre due milioni di download sul solo sito thingiverse.com.

Nonostante la sua popolarità, forse non tutti sanno qual è la storia di questa barchetta. 

La storia di #3DBenchy – questo è il suo nome completo –  inizia nel 2014, quando Creative Tools, un service e rivenditore di stampanti 3D e software svedese, decise di semplificare la propria attività di testing su materiali e stampanti creando un tester unico e polifunzionale per la comparazione tra vari dispositivi e materiali.

Era il 2015 quando il team di Creative Tools si mise all’opera per sviluppare tale modello, con l’obiettivo di inserire al suo interno il numero maggiore di elementi possibili: forme, dimensioni, caratteristiche che potessero al meglio svelare le potenzialità delle varie stampanti e sfidarne le capacità.

L’obiettivo era quello di creare un oggetto con molti dettagli, riconoscibile e stampabile velocemente.

Fu così che nacque #3DBenchy, uno strumento estremamente utile per il rivenditore svedese ed i suoi clienti. Stampando il medesimo file stl, con la medesima stampante, materiale e software e comparandone i risultati era infatti possibile individuare agevolmente i problemi che compromettevano la qualità delle stampe. Uno strumento in grado di consentire un’agevole “troubleshooting” e una pronta assistenza ai clienti.

Il 9 aprile 2015 il file venne reso pubblico, diventando un utile benchmark per i produttori di stampanti 3D, di software e più, in generale, per tutta la comunità di utenti di stampanti 3D. Creative Tools ha creato un sito web appositamente dedicato a #3DBenchy, dove è possibile trovare tutte le caratteristiche del pezzo e le informazioni necessarie per eseguire un troubleshooting efficace delle proprie stampe.

Individuare la causa dei difetti dei propri oggetti stampati in 3D può non essere sempre semplice e può portare a rallentamenti nella prototipazione o produzione. Inoltre, nella stragrande maggioranza dei casi, la presenza di irregolarità e malformazioni non è risolvibile con il ricorso ai trattamenti di post-processing. Perciò, avere a disposizione un benchmark efficace può rivelarsi estremamente utile.

Nel prossimo articolo entreremo nel merito del problema e con l’ausilio di Benchy metteremo in luce le irregolarità da evitare affinché il risultato finale del trattamento eseguito con dispositivi come 3DFinisher non sia pregiudicato.