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Ricambi on-demand: la finitura molecolare che standardizza la qualità nel “bianco” 

Nel mondo dei produttori di elettrodomestici, il post-vendita è il banco di prova dell’innovazione: volumi ridotti, varianti frequenti, tempi stretti. Qui la stampa 3D promette disponibilità immediata dei ricambi, ma senza una superficie di classe “primo impianto” il pezzo resta fermo in qualifica. 

Negli ultimi anni 3dnextech ha collaborato con diversi primari produttori con sede in Italia proprio su questo fronte, concentrandosi sui componenti di ricambio in ABS (il polimero più impiegato nel settore). L’evidenza più significativa è netta: tutti i componenti stampati in 3D hanno superato i test di accettazione solo dopo il trattamento con 3dfinisher; prima della finitura molecolare non raggiungevano gli standard richiesti per estetica, omogeneità superficiale e stabilità dimensionale. 

Che cosa cambia con la finitura molecolare? Non è un semplice “lucido”: il processo compatta i layer e chiude la microporosità, stabilizzando il comportamento del pezzo.  

Sui campioni di ABS testati in collaborazione con partner e utilizzatori abbiamo rilevato valori medi nell’ordine di: 

  • +10-15% sul modulo elastico (maggiore rigidezza e prevedibilità); 
  • gloss a 60° che cresce di decine di volte (aspetto da parte di serie); 
  • rugosità media (Ra) ridotta di circa un ordine di grandezza

Anche l’operatività è compatibile con la produzione: cicli intorno all’ora e mezza, setup di pochi minuti, consumabili contenuti; a pieno carico, il costo di trattamento si attesta nell’ordine dei pochi decimi di euro per pezzo su geometrie compatte. (Dati medi, consolidati su progetti condotti con più partner e contesti applicativi.) 

Il risultato è una filiera di ricambi più corta e prevedibile: file certificati, produzione locale, finitura automatica e ripetibile. Non serve riaprire stampi per lotti minimi: si produce on-demand, si mantiene lo standard estetico-funzionale e si riducono scorte e lead time. 

Il messaggio per il comparto è chiaro: la stampa 3D diventa davvero “pronta per il campo” quando la finitura è parte del processo. Integrare 3dfinisher nelle celle additive significa trasformare i ricambi da costo imprevedibile a servizio industriale scalabile, misurabile e vicino al cliente. 

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